Streaming accessibile 2025: la mappa completa dell’ audiodescrizione su Netflix, Disney+ e tutte le altre piattaforme

Streaming accessibile 2025: la mappa completa dell’ audiodescrizione su Netflix, Disney+ e tutte le altre piattaforme

Streaming accessibile 2025: la mappa completa dell’ audiodescrizione su Netflix, Disney+ e tutte le altre piattaforme

L’audiodescrizione è una traccia audio supplementare che narra elementi visivi essenziali come ambienti, azioni, espressioni e testi sullo schermo, e rende possibile alle persone cieche e ipovedenti di comprendere film e serie TV. Senza audiodescrizione, gran parte dei contenuti resta inaccessibile per questo pubblico. Dal 2018 le principali piattaforme streaming in Italia – Netflix, Disney+, NOW TV, Prime Video, Apple TV+, Paramount+, Rakuten TV, Mediaset Infinity e TIMVision – hanno inserito funzionalità per migliorare l’accessibilità. Con l’European Accessibility Act (EAA) che entrerà in vigore a giugno 2025, l’accessibilità diventa un requisito legalmente imprescindibile per i servizi digitali. Di seguito facciamo un’analisi per verificare lo stato attuale dell’audiodescrizionee nelle piattaforme per utenti con disabilità visiva in Italia nel 2025.

Netflix: uno dei leader nell’audiodescrizione con copertura in crescita

Netflix include numerosi titoli con audiodescrizione in italiano. Secondo fonti recenti, circa il 39- 49%  dei film e serie su Netflix Italia dispone di audiodescrizione, mentre il restante 51 – 61% ne è privo. La piattaforma garantisce l’audiodescrizione su tutte le sue produzioni originali sin dal lancio, quindi serie come Squid Game, Bridgerton, Stranger Things o La Regina degli Scacchi sono fruibili anche per il pubblico con disabilità visive.

La qualità dell’audiodescrizione Netflix è elevata: una voce professionale narra in modo neutro ma dettagliato elementi chiave di scene e personaggi. Dal 2015, quando Netflix ha introdotto le prime audiodescrizioni in inglese negli USA, il catalogo accessibile è cresciuto fino a includere oltre 2.000 titoli in più di 50 lingue.

In Italia, dopo una fase iniziale con sole tracce in inglese, dal 2017-2018 Netflix ha avviato la produzione di audiodescrizioni in italiano, e oggi centinaia di contenuti offrono questa opzione. Sicuramente utile è la possibilità di filtrare i titoli tramite la barra di ricerca con la frase “audiodescrizioni in italiano”.

Disney+ ha seguito un percorso di rapido miglioramento. Al lancio in Italia (marzo 2020) contava pochissime audiodescrizioni in italiano – solo 2 titoli nei primi mesi. Questa carenza è stata risolta in tempi brevi: entro il 2021 circa il 68% dei contenuti Disney+ Italia aveva l’audiodescrizione, una percentuale superiore a Netflix nello stesso periodo.

Parliamo di un progresso che ha reso accessibili gran parte dei classici animati Disney, film Marvel/Star Wars e produzioni originali. Le audiodescrizioni Disney+ hanno qualità alta, con voci professionali e stili adatti al pubblico target, come toni vivaci per i contenuti per bambini.

Una limitazione iniziale riguardava le lingue: la piattaforma ha dato priorità ad audiodescrizioni in inglese, francese, tedesco e spagnolo, con l’italiano aggiunto dopo. Oggi Disney+ si posiziona tra le piattaforme più accessibili per i non vedenti in Italia, con una copertura vicina alla totalità dei nuovi titoli.

Prime Video: in ritardo ma in fase di miglioramento

Prime Video risulta in ritardo rispetto a Netflix e Disney+ per la disponibilità di audiodescrizioni, in italiano. Fino al 2019-2020 il catalogo italiano contava pochissimi titoli audio-descritti, spesso datati. In pratica, solo alcune produzioni acquisite avevano la traccia descrittiva, mentre molte serie originali Amazon mancavano di audiodescrizione in italiano al lancio.

Questa lacuna ha causato proteste tra gli utenti, ci sono infatti state petizioni che richiedevano un miglioramento dell’accessibilità. Negli ultimi anni Amazon ha iniziato ad aggiungere più audiodescrizioni: a livello globale, già nel 2023 aveva tracce in varie lingue per oltre 100 titoli, con focus sulle produzioni originali principali.

La qualità delle audiodescrizioni Amazon, quando presenti, è simile a quella dei concorrenti. Persistono due criticità: la quantità totale di contenuti descritti resta inferiore a Netflix/Disney+ (stimabile sotto il 20% del catalogo) e manca una funzione specifica per filtrare o cercare titoli con audiodescrizione. Prime Video fa progressi in questo campo, ma nel 2025 è ancora considerata meno accessibile rispetto ai principali competitor.

Apple TV+: il modello di riferimento con copertura totale

Apple TV+ è un caso esemplare di accessibilità. La piattaforma ha puntato su questo aspetto sin dal debutto (novembre 2019), con audiodescrizione in diverse lingue, italiano incluso, per tutti i contenuti originali Apple TV+.

Grazie a questo approccio, l’intero catalogo Apple – serie TV come Ted Lasso o The Morning Show e film originali – è accessibile ai non vedenti italiani fin dal primo giorno. Le audiodescrizioni Apple hanno qualità eccellente, con voci ben calibrate e integrate con l’audio originale.

Oltre alle tracce descrittive, ogni video include sottotitoli e closed caption multilingue, e l’app Apple TV permette di attivare in automatico l’audiodescrizione per qualsiasi contenuto in base alle impostazioni di accessibilità del dispositivo. Con il 100% del catalogo accessibile, Apple TV+ stabilisce lo standard di riferimento del settore.

Paramount+: nuova arrivata con supporto limitato ma in crescita

Paramount+, arrivata in Italia nella seconda metà del 2022, ha cominciato a inserire audiodescrizioni per alcune produzioni originali di punta, anche se il supporto non è ancora esteso. Professionisti italiani specializzati hanno realizzato l’audiodescrizione per alcuni titoli Paramount+, e confermano la presenza di contenuti accessibili sulla piattaforma.

Serie internazionali importanti come Star Trek: Strange New Worlds o 1923 includono descrizioni audio, almeno in inglese e talvolta anche in italiano. Manca però una comunicazione chiara sul numero di titoli con audiodescrizione in italiano e la funzionalità è poco visibile.

La percentuale di catalogo con audiodescrizione si aggira intorno al 10-15%, molto inferiore a Netflix e Disney+. Per qualità, le descrizioni sono realizzate da partner esperti e risultano ben costruite. Paramount+ dovrà ampliare il numero di contenuti accessibili per raggiungere i livelli delle piattaforme più avanzate.

NOW TV: grave carenza di audiodescrizioni

NOW TV, la piattaforma di streaming di Sky, ha seri problemi per quanto riguarda le audiodescrizioni. Analisi internazionali indicavano nel 2021 che NOW TV non includeva alcuna traccia descrittiva per i suoi abbonati, una situazione definita “scioccante” visti i progressi della concorrenza.

La situazione appare invariata: NOW non fornisce audiodescrizioni nel suo catalogo on-demand italiano. I contenuti provengono dai canali Sky Cinema, Serie e Show, ma le eventuali tracce accessibili disponibili sulla trasmissione satellitare non sono integrate nell’app.

La pagina di supporto di NOW Italia cita l’impegno per i sottotitoli ma ignora le audiodescrizioni. Sky sta in fase di adeguamento delle sue piattaforme agli standard di legge, quindi potrebbe introdurre questa funzionalità in futuro, ma attualmente NOW TV risulta una delle piattaforme meno accessibili.

Mediaset Infinity: assenza di contenuti audiodescritti

Mediaset Infinity purtroppo affronta criticità analoghe. Il servizio streaming di Mediaset dà importanza all’accessibilità per i non udenti (sottotitoli) ma non ha annunciato iniziative per i non vedenti sul catalogo on-demand.

I film e le serie su Infinity+ e i contenuti gratuiti di Mediaset Play sono privi di tracce di audiodescrizione dedicate. La documentazione di supporto menziona la disponibilità di “sottotitoli e doppio audio” per i contenuti, senza alcun accenno alle audiodescrizioni.

Questa carenza non passa di certo inosservata, se si considera che come emittente Mediaset avrebbe materiale idoneo, come film con audiodescrizione prodotti per la TV. Nel 2025 gli utenti ipovedenti e non vedenti trovano Infinity poco utile per la visione in autonomia.

Rakuten TV: servizio senza supporto per audiodescrizioni

Rakuten TV, piattaforma dedicata al noleggio e acquisto di film, non include audiodescrizioni per i titoli in catalogo. Come distributore di film di studi terzi, Rakuten potrebbe in teoria inserire le tracce descrittive se disponibili, ma l’app non prevede questa opzione.

Le pagine di supporto illustrano come modificare lingua audio e sottotitoli, ma ignorano le descrizioni audio, e indicano l’assenza della funzionalità. Per gli utenti ciechi questo servizio risulta inaccessibile senza strumenti esterni.

TIMVision: approccio innovativo per i contenuti per bambini

TIMVision ha scelto un approccio innovativo, un focus sui contenuti per bambini. A fine 2022 ha avviato l’iniziativa “TIMVision Ascolta”, e ha reso tutti i cartoni animati della piattaforma disponibili con audiodescrizione.

Attraverso la collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), TIMVision ha reso accessibili in versione audio-descritta i cartoni più popolari tra i piccoli, e ha creato il primo catalogo on-demand accessibile ai bambini non vedenti in Italia.

TIMVision integra le audiodescrizioni come tracce audio aggiuntive selezionabili. Oltre ai cartoni animati, il servizio contiene film e serie per i quali attualmente non sono disponibili audiodescrizioni. Per l’intrattenimento generale TIMVision resta indietro, ma l’iniziativa sui cartoni è un esempio positivo, sia per la collaborazione con associazioni sia perché diretta a un pubblico – i bambini ciechi – spesso dimenticato.

Tabella comparativa dell’audiodescrizione piattaforme

Piattaforma % Catalogo con AD (ITA) Note disponibilità AD Qualità AD
Netflix ~40–50% (in crescita) Tutti i Netflix Originals audio-descritti Elevata, narratori professionali, dettagli curati
Disney+ ~60-70% Quasi 2/3 catalogo con AD ita (dal 2021) Elevata, AD su film Disney, Marvel, Star Wars ecc.
Prime Video < 20% (stima) Catalogo AD limitato e in crescita Buona qualità sulle AD presenti, ma molte produzioni senza AD
Apple TV+ 100% Tutti i contenuti Apple TV+ hanno AD multi-lingua Molto elevata, Apple è riferimento per accessibilità
Paramount+ ~10–15% (stima iniziale) AD disponibile su alcune serie originali Buona qualità sulle AD prodotte, ma copertura limitata
NOW TV 0% Nessuna audiodescrizione disponibile N/A (funzione assente)
Mediaset Infinity 0% Nessuna AD nel catalogo on-demand N/A
Rakuten TV ~0% Nessuna AD nota su titoli a noleggio N/A
TIMVision ~5–10% (mirata) AD presente su tutti i contenuti Kids (cartoni) Buona (cartoni AD prodotte con UICI, adatte ai bimbi)

Accessibilità delle interfacce: un aspetto complementare ma cruciale

Oltre ai contenuti, l’accessibilità delle piattaforme dipende dalla facilità d’uso delle applicazioni e dei siti web. Ciò include compatibilità con screen reader, struttura di navigazione chiara, testi e icone con contrasto adeguato e opzioni di personalizzazione.

Netflix: interfaccia ben ottimizzata per screen reader

Netflix ha investito molto nell’accessibilità dell’interfaccia. Le app mobili e per smart TV funzionano con i lettori di schermo, gli elementi dell’interfaccia sono etichettati in modo corretto. Su desktop, il sito web Netflix è navigabile via tastiera e compatibile con screen reader.

Per il contrasto, Netflix utilizza un tema scuro con testo chiaro secondo gli standard per contrasto elevato. L’attivazione dell’audiodescrizione avviene tramite il menu Audio e sottotitoli durante la riproduzione.

Su dispositivi Apple è possibile configurare a livello di sistema “Descrizioni audio: Sì”, e Netflix applica tale preferenza. La piattaforma facilita anche la ricerca di contenuti accessibili attraverso la ricerca interna, una caratteristica purtroppo non frequente sulle altre piattaforme.

Disney+: buona accessibilità con margini di miglioramento

Disney+ segue gran parte delle linee guida di accessibilità, con un’interfaccia che include icone grandi e design semplice, utile per utenti con disabilità visive. I pulsanti hanno contrasti elevati su sfondo scuro, e garantiscono la leggibilità.

Con VoiceOver e TalkBack, l’app comunica i vari elementi. Per attivare l’audiodescrizione su Disney+, il processo è simile a Netflix: durante la visione si apre il menu delle tracce audio e si seleziona quella desiderata.

A differenza di Netflix, Disney+ non ha una sezione di catalogo filtrato per audiodescrizione nell’app, ma il sito di supporto elenca i titoli accessibili. L’app sulle smart TV è compatibile con le funzioni di voice guide di sistemi come Android TV o Apple TV. Disney+ raggiunge un buon livello di accessibilità dell’interfaccia, con alcuni aspetti migliorabili nella navigazione da tastiera sul web.

Prime Video: criticità nell’interfaccia per utenti non vedenti

Prime Video ha alcune difficoltà in più. Le app per iOS/Android sono in parte compatibili con VoiceOver/TalkBack: la navigazione principale ha etichette corrette, ma alcuni elementi nell’interfaccia risultano meno intuitivi.

Sul web, l’interfaccia Prime Video ha una navigazione meno scorrevole rispetto ai concorrenti. L’assenza di un filtro dedicato alle audiodescrizioni complica la ricerca di contenuti accessibili: gli utenti ciechi spesso consultano siti esterni per identificare cosa è audio-descritto.

L’app Prime usa sfondi neri e testo bianco/azzurro con buon contrasto, ma le icone sono più piccole e l’interfaccia meno lineare, e crea ostacoli agli ipovedenti. L’attivazione dell’audiodescrizione richiede di aprire il menu audio/sottotitoli durante la riproduzione e scegliere la traccia con dicitura “[Audio Description]”. Prime Video è utilizzabile da utenti non vedenti, ma l’esperienza complessiva è meno curata rispetto ai concorrenti principali.

Apple TV+: integrazione completa con tecnologie assistive

Apple TV+ è inclusa nell’app Apple TV su dispositivi Apple ed è disponibile anche su web e alcune smart TV. Poiché Apple crea i propri software con approccio di accesso universale, l’app è accessibile.

Su iPhone/iPad/Mac/Apple TV, VoiceOver legge in modo ottimale tutti gli elementi. Gli utenti possono navigare i contenuti con gesti o comandi vocali, ad esempio con la richiesta “riproduci [Titolo] con audio-descrizione”.

Nelle impostazioni di Accessibilità è presente l’opzione “Descrizioni Audio”: se attivata, ogni video sarà riprodotto in automatico con audiodescrizione. Anche su sistemi di terze parti, l’accessibilità è garantita con interfacce semplificate e compatibilità con gli screen reader nativi. Il contrasto grafico è adeguato e l’app consente di personalizzare i sottotitoli. L’utilizzo di Apple TV+ per un utente con disabilità visiva risulta intuitivo, grazie all’interfaccia ben studiata e alle audiodescrizioni sempre disponibili.

NOW TV, Mediaset Infinity e Rakuten: app con problemi di accessibilità

NOW TV ha diverse problematiche. Sky Italia, in conformità alla normativa, ha pubblicato una Dichiarazione di Accessibilità per il sito/app NOW in cui riconosce che il servizio è “parzialmente conforme” agli standard. Sono elencati problemi come assenza di testi alternativi per alcune immagini, uso del colore come unico segnale per elementi interattivi, mancanza di un meccanismo “salta al contenuto”, etichette ARIA insufficienti. L’app NOW non è ancora utilizzabile a pieno da un utente non vedente. L’assenza di audiodescrizioni limita ulteriormente l’esperienza.

Mediaset Infinity non ha divulgato valutazioni di accessibilità, ma test con screen reader rivelano comportamenti variabili – ad esempio, la home con slide automatici potrebbe non comunicare ogni elemento in modo corretto. L’interfaccia ha contrasto sufficiente e icone grandi, utili per ipovedenti. Per gli utenti totalmente non vedenti, la mancanza di indicazioni sulle audiodescrizioni e la probabile assenza di alcune etichette complicano l’esperienza.

Rakuten TV ha un’interfaccia essenziale, centrata sul catalogo a pagamento. Gli elementi principali dovrebbero essere accessibili via screen reader, ma potrebbero mancare perfezionamenti specifici. L’esperienza per utenti ipovedenti su Rakuten è basilare – usabile con impegno e competenza tecnica, ma non inclusiva.

TIMVision: innovazione per l’accessibilità dei bambini

TIMVision ha beneficiato di un aggiornamento in parallelo ai progetti “Ascolta” e “Parla in LIS”. Grazie al coinvolgimento di dipendenti TIM con disabilità visive nel team di sviluppo, l’interfaccia – almeno nella sezione Bambini – è stata creata per essere accessibile.

La sezione Kids è facile da navigare, con icone ampie per categorie. Per i cartoni animati, l’app potrebbe proporre opzioni immediate come “Guarda con audiodescrizione”, e semplificare l’accesso anche per un genitore vedente che prepara la visione per il figlio non vedente.

Per la parte generale di TIMVision (film e serie), l’accessibilità è nella media, ma l’iniziativa sui contenuti per bambini è un bell’ esempio positivo di progettazione inclusiva.

L’evoluzione dell’accessibilità delle piattaforme streaming dal 2015 al 2025

L’evoluzione dell’audiodescrizione piattaforme in Italia negli ultimi anni mostra miglioramenti. Nel periodo 2015-2017, Netflix ha iniziato a implementare audiodescrizioni in inglese, mentre gli altri servizi erano quasi assenti in questo campo.

Nel biennio 2018-2019 c’è stata un’accelerazione: Netflix ha iniziato a creare audiodescrizioni in italiano, e l’aggiornamento della Legge Stanca ha allargato gli obblighi di accessibilità anche a entità private. L’arrivo di Apple TV+ e Disney+ ha introdotto nuovi standard nel settore.

Il periodo 2020-2021 ha segnato un punto di svolta, con la pandemia che ha aumentato l’utilizzo dello streaming e la sensibilità sui temi dell’accessibilità. Disney+ ha aggiornato il catalogo italiano con audiodescrizioni, e analisi comparative hanno documentato i progressi delle varie piattaforme.

Nel biennio 2022-2023 l’attenzione si è estesa ai contenuti locali: Netflix e Prime hanno lanciato produzioni italiane originali spesso dotate di audiodescrizione al lancio e TIMVision ha sviluppato il progetto “cartoni animati per tutti” con UICI.

Il 2024-2025 segna il passaggio verso requisiti legali più definiti: l’European Accessibility Act diventa operativo il 28 giugno 2025, e stabilisce standard minimi di accessibilità per servizi digitali. Pur senza menzione esplicita delle audiodescrizioni, l’EAA richiede che app e siti siano utilizzabili da persone con disabilità secondo criteri tecnici riconosciuti.

Pratiche esemplari e prospettive future

Dal confronto tra piattaforme emergono alcune pratiche esemplari da adottare in modo uniforme: l’impegno a fornire audiodescrizione per ogni nuova produzione originale (come Apple TV+ e Netflix); l’inserimento di audiodescrizioni anche per contenuti di catalogo esistenti (come Disney); la partnership con associazioni di categoria (esempio TIMVision con UICI); funzioni di ricerca specifiche per i contenuti accessibili; interfacce sviluppate con la partecipazione di persone con disabilità.

Le prospettive future per l’audiodescrizione piattaforme includono vari sviluppi. L’adeguamento alle norme entro il 2025 porterà le principali piattaforme streaming a integrare le audiodescrizioni come funzione standard. Si prevede un aumento dei cataloghi accessibili, con Netflix che potrebbe estendere l’audiodescrizione a gran parte del suo catalogo e Disney+ che continuerà ad arricchire i contenuti restanti.

Amazon Prime Video potrebbe investire per colmare il divario, mentre Paramount+ aggiungerà audiodescrizioni ai suoi franchise principali. Una sfida importante sarà estendere l’accessibilità ai contenuti in lingue diverse dall’inglese, con produzioni italiane originali che potrebbero avere audiodescrizioni multilingue.

Nel campo tecnologico, l’intelligenza artificiale potrebbe agevolare la creazione di audiodescrizioni. Sistemi di computer vision potrebbero generare schemi di descrizione delle scene, e velocizzare il lavoro degli audiodescrittori, mentre la sintesi vocale avanzata potrebbe trovare applicazione in ambiti specifici.

Le interfacce delle app miglioreranno con etichette appropriate per screen reader e maggiore integrazione dei comandi vocali. Alcune piattaforme potrebbero creare sezioni personalizzate per utenti con disabilità, come profili che filtrano in automatico contenuti con audiodescrizione. L’audiodescrizione piattaforme potrebbe estendersi a nuovi formati come esperienze interattive o eventi in diretta, e potrebbero nascere formati innovativi multi-sensoriali.

lo stato attuale e le prospettive future dell’audiodescrizione piattaforme

Lo stato dell’audiodescrizione piattaforme in Italia registra un chiaro progresso dal 2018 al 2025, con differenze evidenti tra i vari servizi. Netflix, Disney+ e Apple TV+ guidano il settore con ampia disponibilità di audiodescrizioni e interfacce accessibili.

Prime Video riduce il divario ma rimane indietro rispetto ai leader. NOW TV e Mediaset Infinity sono i casi più critici, con assenza quasi totale di contenuti audio-descritti. TIMVision ha adottato un metodo mirato esemplare sui contenuti per bambini.

Con l’avvicinarsi dell’European Accessibility Act, ci si attende un ulteriore avanzamento da parte di tutte le piattaforme, con l’obiettivo di assicurare a ogni utente, a prescindere dalle proprie capacità visive, la possibilità di usufruire dell’intrattenimento in streaming. L’audiodescrizione piattaforme diventerà sempre più uno standard del settore e non un’eccezione.

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