Gestire la malattia cronica con tecniche di mindfulness per ridurre stress e ansia

Gestire la malattia cronica con tecniche di mindfulness per ridurre stress e ansia

Gestire la malattia cronica con tecniche di mindfulness per ridurre stress e ansia

“La vita è un viaggio, non una destinazione” – 

Ralph Waldo Emerson.

Immagine di un paesaggio naturale e tranquillo, con una persona che si gode il momento presente.

Nella vita, ci sono momenti in cui ci troviamo di fronte a sfide che sembrano insormontabili. Una malattia cronica può essere una di queste sfide. Ma come possiamo affrontarle e vivere una vita piena e significativa nonostante tutto? In questo articolo, esploreremo tre concetti chiave: vivere nel presente, accettazione e consapevolezza, e connessione con l’essere. Questi concetti possono aiutarti a navigare attraverso le acque turbolente della vita con una malattia cronica, e a trovare la pace e la gioia nel viaggio.

Vivere nel Presente

Immagine che rappresenta una persona che si gode il momento presente mentre si trova a mare.

“La vita è disponibile solo nel presente. Il passato è andato, il futuro non è ancora qui” –

Thich Nhat Hanh.

Nel contesto di una malattia cronica, può essere facile lasciarsi sopraffare da preoccupazioni per il futuro o rimpianti per il passato. Nella mia esperienza di trapiantato di rene, io stesso in passato ho rimuginato sugli eventi passati e su cosa avrei potuto fare per cambiarli.  Tuttavia, uno dei modi più efficaci per gestire lo stress e l’ansia è concentrarsi sul presente. Questo concetto è ormai ben noto come mindfulness. È una pratica di consapevolezza che consiste nell’essere completamente immersi nel momento attuale. La mindfulness incoraggia l’attenzione al qui e ora, permettendo di apprezzare pienamente ogni momento senza giudizio o preoccupazione.

Praticare la mindfulness può avere numerosi benefici, tra cui la riduzione dello stress, l’incremento della consapevolezza di sé e un miglioramento generale del benessere. Può aiutare a creare una distanza tra te e i tuoi pensieri o sentimenti, permettendoti di osservarli senza essere sopraffatto. È una pratica che può essere particolarmente utile, perchè probabilmente potresti spesso trovarti ad affrontare pensieri e sentimenti negativi legati alla malattia cronica.

Dale Carnegie, un autore e oratore americano del ventesimo secolo noto per i suoi corsi di autodisciplina e comunicazione, ha esplorato il concetto di vivere nel presente nel suo libro “Come vincere lo stress e cominciare a vivere”. Carnegie suggerisce di affrontare ogni giorno come una unità separata, senza lasciare che le preoccupazioni di ieri o le ansie di domani invadano il presente. Questo approccio è come una nave che, in caso di perdita, può chiudere le sue paratie, creando compartimenti stagni che la rendono molto difficile da affondare. Questa metafora può essere applicata alla tua vita: se riesci a chiudere le porte sulle preoccupazioni del passato e del futuro, e concentrarti solo sul presente, la tua “nave” (cioè la tua vita) sarà molto più difficile da “affondare” con lo stress e l’ansia.

Eckhart Tolle, un rinomato autore e insegnante spirituale contemporaneo, ha approfondito ulteriormente il concetto di vivere nel presente nei suoi libri “Il potere di adesso” e “Un nuovo mondo”. Tolle sostiene che la mente umana tende a rimanere intrappolata nel passato o preoccupata per il futuro, causando sofferenza. Secondo Tolle, il vero potere risiede nel momento presente, l’unico momento in cui la vita si svolge veramente. Attraverso la pratica della mindfulness e l’attenzione al momento presente, Tolle sostiene che possiamo liberarci dalla sofferenza e vivere una vita più autentica e appagante.

Per praticare la mindfulness nella tua vita quotidiana, potresti iniziare concentrandoti durante semplici attività come mangiare, camminare o respirare. Ad esempio, quando mangi, cerca di concentrarti completamente sul cibo – il suo sapore, la sua consistenza, il modo in cui ti fa sentire. Quando cammini, nota le sensazioni dei tuoi piedi che toccano il terreno, l’aria sulla tua pelle, i suoni intorno a te. Quando respiri consapevolmente, presta attenzione al ritmo del tuo respiro, all’aria che entra ed esce dai tuoi polmoni. Queste semplici pratiche possono aiutarti a rimanere ancorato nel presente, riducendo lo stress e l’ansia e promuovendo un senso di pace e benessere.

Accettazione e consapevolezza

Immagine di un uomo di spalle immerso nella natura con lo sguardo puntato al cielo, l’immagine rappesenta la consapevolezza e l’accettazione di se.

“La consapevolezza è il primo passo verso la guarigione.” –

Nathaniel Branden

Accettare e avere consapevolezza della propria condizione è un passo fondamentale nella gestione di una malattia cronica. Questo non significa rinunciare o arrendersi, ma piuttosto riconoscere la realtà della situazione e lavorare attivamente per gestirla nel modo migliore possibile. Come ha sottolineato Jordan Peterson, uno psicologo clinico e professore di psicologia, è fondamentale accettare la realtà così com’è, senza cercare di negarla o evitarla.

Prendersi cura di sé stessi è un altro aspetto cruciale di questo processo. Non si può sperare di gestire efficacemente la propria condizione se non si prende cura di sé stessi. Questo può includere tutto, dalla gestione del proprio regime di trattamento, all’assicurarsi di avere abbastanza riposo, all’alimentazione sana.

Infine, essere onesti con se stessi è fondamentale. Questo significa riconoscere i propri limiti e accettare la propria condizione. Negare o ignorare la realtà della propria malattia cronica non farà altro che peggiorare la situazione. Come ha sottolineato Peterson, la verità può essere difficile da affrontare, ma è un passo necessario verso la gestione efficace della propria salute.

Come ha scritto Dale Carnegie nel suo libro che abbiamo citato precedentemente, ‘Come vincere lo stress e cominciare a vivere’, è importante non preoccuparsi delle cose che non si possono controllare. Questo concetto, noto come il principio del ‘latte versato’, suggerisce che non dovremmo sprecare energia preziosa preoccupandoci di cose che sono fuori dal nostro controllo. Allo stesso modo, dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo controllare: la nostra reazione e il nostro atteggiamento verso la nostra condizione. Questo è un passo fondamentale verso l’accettazione e la consapevolezza.

Connessione con l’Essere

Immagine che rappresenta in. Modo astratto che siamo un unicum con la natura. Nell’immagine un albero in primo paiano, con il cielo sellato in sottofondo

“Non sei un essere umano in cerca di un’esperienza spirituale. Sei un essere spirituale immerso in un’esperienza umana” –

Pierre Teilhard de Chardin.

Nel contesto di una malattia cronica, la connessione con il nostro essere più profondo può essere una fonte di forza e di pace. Questa connessione può essere raggiunta attraverso la meditazione, la preghiera se sei credente, il contatto con la natura, o semplicemente prendendosi un momento per essere presenti.

La meditazione, in particolare, può essere un potente strumento per stabilire questa connessione. Quando meditiamo, ci concentriamo sul nostro respiro, sulle sensazioni del nostro corpo, sui suoni intorno a noi. Questa pratica ci aiuta a distogliere l’attenzione dai pensieri e dalle preoccupazioni, permettendoci di sintonizzarci con il nostro essere più profondo.

La meditazione non solo ci aiuta a stabilire una connessione con il nostro essere, ma può anche avere effetti benefici sulla nostra salute fisica e mentale. Secondo le ricerche, la meditazione può aiutare a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione, aumentare l’autocomprensione e promuovere la consapevolezza del momento presente.

Se tutto ciò non ti bastasse, la connessione con la natura può essere un altro modo per stabilire una connessione con il nostro essere. Quando siamo in natura, possiamo sperimentare un senso di pace e di tranquillità che ci aiuta a sentirci più connessi con noi stessi e con il mondo intorno a noi.

La connessione con il nostro essere non è qualcosa che possiamo ottenere o raggiungere. È qualcosa che è sempre presente dentro di noi. Come ha sottolineato il Dr. Joe Dispenza, un rinomato ricercatore nel campo della neuroscienza e dell’epigenetica, non siamo le vittime dei nostri geni, ma abbiamo il potere di cambiare il nostro corpo e la nostra vita cambiando il modo in cui pensiamo, agiamo e sentiamo. Attraverso la pratica della meditazione e l’attenzione al momento presente, possiamo sintonizzarci con il nostro essere più profondo e sperimentare una maggiore pace, gioia e benessere, nonostante le sfide che una malattia cronica può presentare.

Comincia oggi stesso

“La vita è un viaggio che deve essere viaggiato, non importa quanto cattive siano le strade e le sistemazioni” -. 

Oliver Goldsmith

Capisco benissimo che vivere con una malattia cronica può essere una sfida, ma con le giuste strategie e un atteggiamento positivo, è possibile vivere una vita piena e significativa. Puoi cominciare oggi stesso ad essere piu consapevole e mettere in pratica ciò che hai imparato in questo articolo per stare meglio con te stesso. Ciò non solo migliorerà il tuo umore e la qualità dei tuoi pensieri, ma migliorerà anche il tuo benessere fisico. non sei solo in questo viaggio. Continua a seguirmi per ulteriori consigli e strategie su come gestire la vita con una malattia cronica.

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